Il segmento testuale Diritto processuale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 27Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 467
Brano: [...]i esprimeva in lei (e malgrado tutta la problematicità di cui invece si faceva giustamente carico), come un fiore all’occhiello della cultura di regime.
Segni, Antonio
N. a Sassari il 2.2.1891, m. a Roma l’1.12.1972; presidente della Repubblica italiana.
Di ricca famiglia agraria, compì studi giurìdici nell’università di Sassa
ri e, dopo la laurea conseguita nel
1913, iniziò la professione forense e nel 1920 ottenne la cattedra di Diritto processuale civile presso l’Università di Perugia, prima tappa di una carriera accademica che lo avrebbe portato a insegnare diverse discipline giuridiche a Cagliari, Pavia, Sassari e infine a Roma. Nel
1932 fu chiamato anche dall’Università di Napoli, ma la designazione non fu ratificata dal Ministero per motivi politici.
Nel Partito popolare
Fin da giovanetto fu vicino alle istituzioni cattoliche organizzate dai vescovi sassaresi, ma solo dopo la Prima guerra mondiale il suo nome emerse tra i militanti cattolici sardi. Si iscrisse al Partito popolare fin dalla fondazione e partecipò come deleg[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 218
Brano: [...]ni, Clerici, Malvestiti) e, all’indomani dell'8.9.1943, partecipò a Pavia al primo tentativo di organizzare attività clandestine, capeggiato dallo studente Franco Andreani del Partito d’Azione. Per sfuggire ai bandi fascisti si diede poi alla macchia; il 26.4.1945 tenne il suo primo discorso politico ai giovani democristiani di Pavia.
Dopo la laurea in Giurisprudenza seguì corsi di perfezionamento negli U.S.A. e in Inghilterra, quindi insegnò Diritto processuale presso l’Ateneo pavese. Presidente del Movimento dei laureati cattolici (195254) e segretario della Sezione pavese della D.C. (195358), fu vicesindaco di Pavia dal 1964 al 1968. Eletto alla Camera dal 1968, vicepresidente della stessa dal 1978, poi ministro deH’Interno (giugno 1978luglio 1983), presidente del Gruppo parlamentare democristiano (198386), ministro di Grazia e giustizia dall’agosto 1986.
Rohregger, Riccardo
Richard; Ri co. N. a Po la (Istria) il 2.4.1898, m. a MontValerien (Parigi) il 16.4.1942; operaio.
Giovane socialista e della frazione comunista, nel 1921 fu tra i fo[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 213
Brano: [...]e, dopo la cattura e l’impiccagione di questi
(30.3.1944), dallo slavo Janko Klicovac. Del “Battaglione Primo Maggio”, una delle più importanti formazioni dell’Appennino maceratese, Rocchi fu l’esperto e infaticabile commissario politico.
R. Gi.
Rocco, Alfredo
N. a Napoli il 9.9.1875, m. a Roma il 28.8.1935; giurista.
Docente di Diritto commerciale, insegnò in varie università tra cui Urbino, Macerata, Padova e Roma. Insegnò anche Diritto processuale civile a Parma e a Palermo, nonché Legislazione del lavoro a Roma. Nel 1932 fu nominato rettore di quest’ultima università e conservò tale incarico fino alla sua morte. Nazionalista e poi fascista, fu deputato nella 27a e nella 28a legislatura. Sottosegretario al Tesoro e alle Pensioni di guerra dal 1922 al 1924, nel maggio di quest'ultimo anno fu eletto presidente della Camera e mantenne tale carica fino al gennaio 1925. Fu ministro della Giustizia fino al 1932, diventò senatore nel 1934 e, l’anno successivo, ricevette il Premio Mussolini dalla Reale Accademia d’Italia (v.).
La piena ades[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 469
Brano: [...] grande successo nella repressione antipartigiana, segno dell’importanza che era stata assegnata alla figura del comandante regionale delle formazioni « G.L. ». Appena avuta la dolorosa notizia, il C.L.N. regionale piemontese si riunì in seduta plenaria per proclamarlo Eroe nazionale.
Nel 1942 era apparso un suo volume su questioni di Diritto penale, Quesiti d’udienza, cui avrebbe dovuto far seguito, nel 1943, un secondo volume su problemi di Diritto processuale. Testimoniano dei suoi interessi
politici e dei suoi ideali mazziniani alcuni scritti raccolti nel 1963 in Mazzini politico, a cura dell’A.M.I., nonché il Progetto di Costituzione Confederale Europea ed Interna, elaborato nel 194243 assieme al giudice Antonio Repaci.
Sulla sua figura si veda: In memoria della Medaglia d'oro Duccio Galimberti da Cuneo, partigiano, alpino, Sentinella delle Alpi, Roma, 1945.
M.Gi.
Gallarate
Comune di circa 35.000 abitanti in provincia di Varese. Centro di importanti stabilimenti tessili, nel corso della Guerra di liberazione fu teatro di audaci az[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 422
Brano: [...] Giustizia e Libertà » e poi il Partito d'Azione. Nel 1924 aderì all'Unione nazionale antifascista promossa da Giovanni Amendola, del cui consiglio direttivo fece parte. Nel 1925 sottoscrisse il manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce.
Dopo il consolidarsi della dittatura fascista tornò ai suoi studi, continuando a mantenere fertili contatti con l’emigrazione antifascista. Condirettore (dal 1924) della Rivista di diritto processuale civile e di « Foro Toscano », socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, membro della regia commissione per la riforma dei codici (1937), con Carnelutti, e Redenti fu uno dei principali ispiratori del codice di procedura civile del 1940, dove trovarono formulazione legislativa gli insegnamenti della scuola di Chiovenda (v. Codici fascisti). Ma poiché, come scrisse Norberto Bobbio, « verso i padroni e i loro servitori (non si saprebbe dire quale dei due detestas
Piero Calamandrei a Pechino (1955)
se di più) il suo atteggiamento fu di solitario disdegno », quando gli venne chiesto di sott[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Diritto processuale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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